Campagna d’informazione: La legge a tutela degli animali

Microchip cane e gatto

Microchip, siringa monouso, lettore microchip
Cosa è il microchip?

Il microchip è un circuito elettronico, contenuto in una capsula di vetro biocompatibile grande circa come un chicco di riso.

Il microchip contiene un numero di identificazione univoco di 15 cifre , che può essere rilevato dal lettore specifico.

Non è possibile localizzare il cane o il gatto attraverso il microchip, perchè non è dotato di sistema di posizionamento GPS.

Chi applica il microchip?

Il microchip viene applicato, solo dal medico veterinario di fiducia (al costo da lui stabilito) o dal veterinario Asl (al costo stabilito dalla Regione); lo stesso veterinario provvede alla registrazione dei dati dell’animale e del proprietario in Banca Dati Regionale.

Dove viene applicato?

Il microchip viene applicato sottocute sul lato sinistro del collo dietro l’orecchio, in modo rapido e indolore, con una semplice puntura effettuata attraverso speciali dispositivi monouso.

A cosa serve?

Il microchip è la carta d’identità del tuo compagno a quattro zampe, serve a garantire la veloce restituzione degli animali smarriti o rubati ai legittimi proprietari ed è un presupposto, insieme alla profilassi vaccinale antirabbica, per ottenere il passaporto in caso di trasferimento fuori dall’Italia.

Oltre a ciò permette di conoscere la distribuzione e il numero della popolazione canina e felina presente sul territorio.

Cosa dice la Legge Regionale 02 del 07.02.2020 a riguardo (Artt. 16 e 30)?

L’inoculazione del microchip e l’iscrizione all’anagrafe canina è un obbligo di legge.
E’ stata istituita l’anagrafe degli animali d’affezione regionale, alla quale devono essere iscritti tutti i cani, gatti e furetti, entro due mesi dalla nascita, o dieci giorni dal possesso, e comunque, prima della loro cessione.

In caso di prestazioni sanitarie che richiedono la redazione di una certificazione, il veterinario ha l’obbligo di riportare l’identificativo elettronico del cane sulla stessa certificazione
Nel caso di mancanza o di illeggibilità del microchip il veterinario informa il proprietario degli obblighi di legge e dà comunicazione al servizio veterinario ASL competente per territorio.

 
Bisogna comunicare eventuali variazioni?

Il proprietario di un cane o di un gatto è tenuto a segnalare per iscritto al servizio veterinario dell’ASL territorialmente competente:

a) la variazione della propria residenza o domicilio entro 5 giorni dall’evento;

b) il trasferimento di proprietà dell’animale entro 5 giorni dall’evento;

c) lo smarrimento o furto o ritrovamento dell’animale entro 2 giorni dall’evento;

d) il decesso dell’animale, entro 3 giorni dall’evento.

Lo smarrimento deve essere comunicato dallo stesso proprietario ai comandi di polizia locale e ai servizi veterinari della ASL; i servizi veterinari della ASL sono i responsabili della relativa annotazione in anagrafe.

 Il ritrovamento di un animale da parte del proprietario deve essere comunicato dallo stesso ai comandi di polizia locale entro 3 giorni dall’accaduto.

 
Cosa succede se il cane non ha il microchip?

Chiunque omette di iscrivere il proprio cane o gatto all’anagrafe di cui all’articolo 16 è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 100,00 a euro 600,00.